L’anno scorso di questi tempi, mi sono messa in proprio: ho lasciato dopo svariati anni il posto fisso in azienda e ho deciso di diventare una freelance.

Avevo già una ampia rete di clienti, 3 lavori sui quali contare (influencer, closet organizer, conduttrice radiofonica) per coprirmi le spalle in caso di disfatta e tanta voglia di abbandonare il mondo corporate.

Spesso le persone mi scrivono per avere consigli su questo tema, “mi butto e apro la mia attività?!” “che faccio, mollo tutto e parto?!” e domande di questo genere. Soltanto a leggerle mi viene la pelle d’oca, perché ok coraggiosi, ma sprovveduti no.
Non avrei mai lasciato il lavoro se non fossi stata sicura di guadagnare qualcosa, condizione numero 1 per svolgere qualsiasi tipo di attività, secondo me (ok fare il lavoro che ami blabla ma mangiare è importante). Quindi sedetevi, fate un business plan (se non siete capaci, fatevi aiutare) e stabilite con certezza, non solo con idee romantiche, se potete prendere questa decisione importante.

Detto ciò, se siete sicuri che il vostro nuovo lavoro possa garantirvi una vita decente, preparatevi ad alcune novità, se passate dalle 8 ore in ufficio ad una giornata lavorativa da gestire autonomamente, spesso da casa.

1 NON POTRETE ESSERE PIGRI

Forse siete pigri nella vita privata (vi alzate tardi, non riordinate casa, cose così), ma con un lavoro autonomo non potrete permettervelo. Non esiste alzarvi alle 10 e non fare niente per giornate intere come foste in vacanza. Si lavora lo stesso, gestendo il proprio tempo, ok, ma si lavora e anche tanto. Certo, non dovrete alzarvi per forza alle 8 e iniziare alle 9 spaccate, ma meglio darsi dei tempi ben precisi da rispettare e cercare di non sgarrare.

2 PREPARATEVI A PAGARE TANTE TASSE

Pagherete un sacco di tasse. Ma tipo migliaia e migliaia di euro di tasse. Praticamente penserete di essere ricchi per un po’ e comincerete a sognare di acquistare seconde case per poi rendervi conto che bisogna lavorare (e risparmiare) per pagare le tasse. Svariate volte l’anno. Vedere apparire sul telefono il numero del vostro commercialista vi farà sudare freddo, dovrete avere di nuovo a che fare con la matematica, che speravate di avere abbandonato al liceo, improvvisamente capirete perché tutti si lamentano del sistema italiano.

3 I SOLDI ARRIVERANNO QUANDO PARE A LORO

I soldi non appariranno più magicamente nel vostro conto il 31 di ogni mese. Dovrete mandare un sacco di mail per sollecitare che arrivino. Ben 90 giorni dopo aver fatto il lavoro per cui vorreste essere pagati. Praticamente non vi ricorderete nemmeno che cosa avete fatto, per meritare quei soldi.

4 LE RELAZIONI SERVONO ANCORA

Mi ero illusa del fatto che non avrei più dovuto essere simpatica con nessuno, non avrei più avuto capi ai quali riportare, non avrei dovuto essere gentile con i colleghi stronzi. E INVECE. Non potrete essere antipatici con nessuno perché diventeranno TUTTI vostri potenziali clienti e fornitori. Ricordate com’era bello evitare nei corridoi chi vi stava antipatico? Potrete farlo nell’atto pratico, certo, perché non siete più in ufficio, ma non potrete ignorare mail passivo aggressive, messaggi di aggiornamento a qualunque ora e telefonate per potenziali futuri lavori. Non avrete capi ma avrete clienti, che a volte è molto peggio.

5 NON STACCHERETE MAI

Era bello staccare alle 18 del venerdi e ripartire il lunedi freschi come rose. Beh, quei tempi sono finiti. Il lavoro siete voi, è impossibile non pensarci per BEN due giorni di fila. Ci sarà sempre una fattura da mandare (maledette fatture), una mail alla quale rispondere, una chiamata di chi lavora con voi da non ignorare.

Certo, ovviamente ci sono dei lati positivi

VOLENDO, certi giorni, potrete davvero dormire fino alle 10 (poi vi sveglierete con 3 chiamate perse, 20 messaggi e 6 mail non lette). Non dovrete per forza andare a pranzo con quella stronza del secondo piano. Anzi non la vedrete mai più. I clienti possono si essere una spina nel fianco, ma sarete liberi di mandarli a quel paese – a volte preferisco rinunciare ai soldi piuttosto che farmi il sangue amaro. Non dovrete mai più leccare i piedi a nessuno, perché non sarete obbligati a lavorare con nessuno.

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