La serie, giunta alla seconda stagione, segue la famiglia DiMeo, ognuno con una personalità unica: Maya, una madre britannica dal carattere forte; suo marito Jimmy, che se ne frega di cosa pensano gli altri, Dylan, la figlia sportiva e bulla, Ray, il secondogenito fragile e sensibile, e JJ, un ragazzo disabile ma molto simpatico. Guardo la serie solo per il personaggio della madre, interpretata da Minnie Driver, che mi ricorda tanto mia mamma: farebbe qualsiasi cosa per i suoi figli, anche con metodi poco ortodossi, va in giro ad abbaiare ordini a tutti ma in casa è uno zucchero e soprattutto è spassosissima.
Bridgette Bird è una giovane e intelligente madre single che cerca di navigare nella vita di South Boston con una famiglia estremamente non convenzionale. Ho appena iniziato a vederlo, vi farò sapere.
Better things è una serie comica ideata da Pamela Adlon (che forse avete visto in Californication) e Louis C.K. Sam è un’attrice divorziata che si trova suo malgrado a crescere da sola 3 figlie capricciose e disubbidienti, con metodi poco convenzionali. Sboccata, amante dell’alcool e del farsi i fatti propri, ogni giorno lotta per non diventare matta. Molto divertente, specialmente quando tratta male le figlie (hehe).
La storia ruota attorno a Valerie, una psicologa divorziata da poco che vive con la figlia adolescente e il fratello mai cresciuto. Si approccerà per la prima volta al dating e alle app per trovare un altro uomo, combinando parecchi disastrii.