Mi rendo conto che il tema di oggi sia un po’ specifico ma ho trovato spesso nei libri di narrativa americana di grandi scrittori (posso dire che sia il mio genere preferito?) il tema dell’amicizia, di gruppi di amici che si conoscono e che non si abbandonano per tutta la vita, o che lasciano un segno profondo nei loro componenti. Ecco alcuni -secondo me e la critica- capolavori che parlano proprio di questo.

 

The Interestings

The Interestings – Meg Wolitzer

(non lo trovo in italiano)

L’estate delle dimissioni di Nixon, sei teenagers partecipano ad un campo estivo artistico e diventano inseparabili. Anni dopo il loro legame è ancora forte, anche se tante cose sono cambiate. Storia interessantissima sulle amicizie che formano l’adolescenza e successivamente la vita di tutti noi, come le persone si trovano e si perdono e come i soldi, il potere e le posizioni sociali possono cambiare la vita e le amicizie di ognuno. Mi ha davvero colpita.

Dio di illusioni – Donna Tartt

(versione inglese , The secret history , qui)

In un piccolo college nel Vermont, cinque ragazzi ricchi e viziati e il loro professore di greco antico incontrano uno studente squattrinato che entra a far parte del loro gruppo. Tra alcool, droga e giochi, si fa strada il ricordo di un crimine. È il romanzo di esordio della Tartt, che poi ha sfornato solo libri meravigliosi (secondo me).

Una vita come tante – Hanya Yanagihara

(versione inglese, A little life, qui)

Pochi libri mi hanno fatto piangere come questo, che ho letto per buona parte (e sono 900 pagine) singhiozzando DISPERATA. La storia incrociata di 4 amici e delle loro vite in parte tragiche (specialmente una), dal college fino alla morte. È stato candidato a numerosi premi ed è diventato un best seller mondiale, ma a parte questo io l’ho trovato davvero bello.

 

 

 

 

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