Bande a part
film del 1964, il settimo lungometraggio diretto da Jean-Luc Godard, una delle pietre miliari della Nouvelle Vague.
Due amici, Arthur e Franz, amanti della vita facile e poco propensi a cercare un lavoro, sono soliti a girovagare per Parigi e dintorni a bordo della loro SIMCA cabriolet. Un giorno compiono un sopralluogo intorno a una casa della periferia parigina dove progettano di compiere una rapina. Infatti Odile, una loro compagna di classe a un corso d’inglese per adulti, si è lasciata sfuggire che il pensionante di sua zia Victoria, la padrona di casa, tiene nascosta in soffitta una grande somma di denaro contante.
Godard chiede un finanziamento di 100 mila dollari alla Columbia, si sente rispondere che è un compenso elevato per un regista così giovane. “No, non 100 mila dollari per me, è per l’intero film,” risponde.c
La scena del ballo nel caffè-ristorante è stata ripresa in Pulp Fiction di Quentin Tarantino
- La scena della visita di corsa al Louvre è stata aggiunta come digressione da Godard, terrorizzato dal fatto che il film potesse risultare troppo “corto”, e improvvisata sul momento. Si poté girare grazie al nulla osta di André Malraux, scrittore e Ministro della cultura.
- le prove durano almeno 15 giorni e proseguono lungo quasi tutte le riprese, perché Sami Frey e Claude Brasseur ballano male.
the dreamers
film del 2003 diretto dal regista italiano Bernardo Bertolucci. Il film è basato su un racconto di Gilbert Adair The Holy Innocents. Adair ha anche scritto la sceneggiatura del film.Parigi, primavera del 1968. Il giovane studente americano Matthew arriva nella capitale per studiare il francese. Isabelle e theo
Jules et jim
film del 1962 diretto da François Truffaut. È la storia di un triangolo amoroso che, all’epoca, suscitò un considerevole scandalo tanto che venne proibito ai minori di 18 anni. In Italia rischiò di non essere distribuito, uscì nelle sale solo grazie ai buoni uffici di Roberto Rossellini e Dino De Laurentiis. Protagonisti sono una Jeanne Moreau al suo meglio, nei panni di una donna ironicamente sensuale e passionale che persegue l’amore nella sua forma più anarchica e liberatoria, Oskar Werner e Henri Serre.